Chi sono


Ilaria Salis

Ilaria Salis è deputata al Parlamento europeo, eletta nel giugno 2024 nelle liste di Alleanza Verdi Sinistra con oltre 176mila preferenze in due sole circoscrizioni. Fa parte del gruppo The Left.
È membro titolare della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE) e della Delegazione all’Assemblea parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo (DMED).

Segue inoltre i lavori della Commissione speciale sulla crisi abitativa nell’Unione europea (HOUS).
Le sue principali aree di impegno politico riguardano il diritto all’abitare e la lotta contro il sistema carcerario, in una prospettiva antifascista ed ecosocialista. È in Europa per far avanzare la causa dell’eguaglianza e della libertà, e portare l’energia delle lotte sociali sin dentro le istituzioni.

La questione abitativa

è oggi una delle sfide più cruciali in Italia e in tutta Europa.

Biografia


Ilaria Salis nasce a Milano nel 1984 e cresce per lo più a Monza, nella ridente provincia.
Nel 1992 si trasferisce con la famiglia nel Regno Unito, dove rimane fino al 1995. Frequenta le scuole inglesi e impara, oltre alla lingua imperialista di Sua Maestà, anche a fare il nodo alla cravatta (con risultati eccellenti).

Tra il 1997 e il 2002 frequenta il liceo classico Zucchi di Monza, da cui esce con il massimo dei voti. In quegli anni si nutre di versioni e tragedie greche, ma coltiva anche un crescente interesse per le questioni politiche e sociali.

Nel 2002 si iscrive a Scienze Storiche all’Università degli Studi di Milano. Durante l’anno scolastico dà ripetizioni di latino e greco, mentre in estate lavora nei centri estivi come educatrice.

Curiosa e irrequieta, con mille interessi che si intrecciano - dal teatro allo sport, fino all’impegno politico - Ilaria si avvicina ai collettivi e ai centri sociali. A vent’anni partecipa a una carovana solidale in Palestina, legata a un progetto di sport popolare internazionalista. Un’esperienza forte, segnata dal contatto diretto con la violenza coloniale, che lascerà un segno profondo nel suo percorso.

Dopo la laurea triennale, conseguita con lode nel 2005, inizia a lavorare come educatrice in servizi per bambini e adolescenti tra Milano e quelle periferie che vengono spesso definite ‘difficili’. È un lavoro tanto precario e malpagato, quanto gratificante dal punto di vista umano.

Donna concreta, empatica e allergica alla retorica, Ilaria ama mettersi in gioco in prima persona (plurale). Gli anni successivi la vedono impegnata attivamente nei movimenti sociali, in particolare nelle lotte per il diritto all’abitare, contro la Tav in Val di Susa e nelle mobilitazioni antifasciste.

Nel 2018 decide di riprendere gli studi e nel 2021 si laurea in Filologia, letterature e storia dell'antichità, completando anche i crediti necessari per l’insegnamento. Inizia nel frattempo a lavorare come supplente nella scuola dell’infanzia e nella primaria, in classi quasi interamente composte da bimbi di origine straniera: uno splendido laboratorio quotidiano di antirazzismo e arricchimento interculturale.

Durante la pandemia partecipa a un movimento solidale di giovani volontari impegnati a consegnare spese e pacchi alimentari alle persone più fragili, in una Milano sconvolta dai lockdown. Nel 2022 inizia a insegnare, come supplente, lettere nei licei. È entusiasta, soprattutto per l’occasione di trasmettere l’amore per l’italiano e il latino ai ragazzi.

Ma nel febbraio 2023, a margine di una manifestazione antifascista contro il “Giorno dell’Onore”, viene arrestata a Budapest. Trascorre oltre 15 mesi in carcere in Ungheria, in una situazione dura e kafkiana, dove accresce la sua determinazione a lottare per i diritti umani e politici, oltre che per la giustizia sociale.

L’Ilaria prigioniera diventa simbolo di resistenza antifascista contro l’oppressione del regime più autoritario d’Europa e decine di migliaia di persone si mobilitano per la sua liberazione.
Nel giugno 2024 viene eletta al Parlamento Europeo con oltre 175.000 preferenze nelle circoscrizioni Nord-Ovest e Isole. Viene così liberata e, in una sera di mezza estate, torna in Italia.

Oggi, nella sua nuova e inattesa veste di eurodeputata, Ilaria continua a battersi per la libertà nell’eguaglianza e intende portare le istanze progressive dei movimenti sociali sin dentro le istituzioni.

L’11 febbraio 2025, a due anni dall’arresto, esce per Feltrinelli Vipera, il racconto in prima persona della sua disavventura ungherese.
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